Piccola Banda Ikona – Marea cu sarea
TFCD 43
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C’era una lingua che univa i popoli del Mediterraneo.
Era il Sabir, la lingua franca che marinai, pirati, pescatori, commercianti, armatori, parlavano nei porti per riuscire a capirsi fra loro. Da Genova a Tangeri, da Salonicco a Istanbul, da Marsiglia ad Algeri, da Valencia a Palermo, fino ai primi decenni del Novecento si è parlato questa sorta di esperanto marinaro, formatosi poco a poco prendendo in prestito termini dallo spagnolo, dall’italiano, dal francese, dall’arabo. A noi piace questo linguaggio. Piace mischiare suoni e parole.
Noi suoniamo Sabir. Noi cantiamo Sabir.